Saldatura dei profilati in p.v.c.

Descrizione

ESECUZIONE DELLA SALDATURA DEI PROFILATI IN PVC

Il profilato dovrà essere tagliato ad angolo retto, e le due estremità accuratamente pulite per consentire una perfetta adesione su tutta la superficie al momento della fusione.

La lama riscaldante utilizzata per la saldatura, dovrà essere ben pulita e collegata ad una presa di corrente a 220 V in modo da raggiungere i 160/170°C in 3-4 minuti.

Le parti da saldare verranno poste su di un piano rigido(tavola), ed accostate perfettamente (considerate che 5-10 mm andranno persi con la saldatura).

La lama va annegata per circa 20 secondi fra le estremità del profilo e durante la fusione una piccola quantità di PVC pari a mm 3 circa dovrà comparire su entrambi i lati della lama riscaldante.

A questo punto togliere la lama con un movimento rapido verso l'alto in modo da rimuovere la minima quantità di PVC e subito accostare le due estremità trattenendole unite per 20 secondi per consentire il raffreddamento del PVC.

Con un coltello rifilare la giuntura e collaudarla piegandola più volte.

Con un saldatore ad aria calda, ed un cordino in PVC flessibile potranno essere ripresi e sistemati piccoli fori o irregolarità ed inoltre stesa una piccola cordonatura di rinforzo.

Durante la saldatura deve essere tenuto un esatto allineamento dei due bordi in modo che i rinforzi ed il bulbo corrispondano e quindi ricostituiscano la continuità di sbarramento al passaggio dell'acqua.

E' necessario ricordare che la lama riscaldata dovrà essere sempre ripulita mentre è ancora calda e che il profilato saldato, durante la fase d'installazione, non dev'essere piegato in modo brusco in prossimità della giuntura.

Le saldature eseguite con il procedimento indicato garantiscono un perfetto ancoraggio dei vari elementi ed una completa impermeabilità della giuntura.

PROCEDURA DI POSA IN OPERA

Waterstop inseriti nel getto

Sia per i giunti di dilatazione che per quelli di ripresa, è necessario curare il posizionamento ed il fissaggio del profilo in PVC in modo da evitare deformazioni e formazioni di pieghe dello stesso, durante la fase di esecuzione del getto. Si rende necessario fissare il profilo ai ferri di armatura.

Nel caso di esecuzione di giunti di ripresa, il getto verrà effettuato a contatto con il precedente. Nel caso di esecuzione di giunti di dilatazione, il cassone di contenimento della prima parte del getto deve essere sostituito da una lastra di materiale elastico, in modo da consentire di realizzare un giunto della larghezza desiderata. E' consigliabile impiegare calcestruzzo confezionato con inerti adatti, impastato con cura e ben costipato. I nostri profili tipo DA 360 e DLN sono provvisti di sagomatura centrale chiusa nella parte inferiore da una leggera pellicola, la quale evita che il calcestruzzo dei getti vada ad inserirsi nella scanalatura centrale, con conseguente limitazione di movimento del giunto. Le sollecitazioni della struttura spezzeranno poi la leggera pellicola di protezione consentendo al giunto una completa mobilità. La chiusura esterna del giunto verrà realizzata dopo stagionatura del getto, con un sigillante elastico tipo il THIOFIP T o S.

WATERSTOP INSERITI ALL'ESTERNO DEL GETTO

Si opera nello stesso modo sia si tratti di giunti di dilatazione che di giunti di ripresa: per evitare lo spostamento del profilo dovuto alla pressione del getto è necessario fissarlo sul cassero mediante un opportuno adesivo nel caso di casseri metallici e, nel caso di casseri in legno, è possibile inchiodarne direttamente i lembi esterni.

PEZZI DI INTERSEZIONE

Su richiesta possono essere forniti pezzi speciali di intersezione, realizzati con qualsiasi profilo. Le varie giunzioni possono essere eseguite in cantiere da personale adeguatamente istruito, con l'ausilio di idonee atterezzature per la saldatura. Su richiesta possiamo realizzare i WATERSTOPS FIP in PVC con corrispondenza alle normative CRD-C 572-74 emesse dal Corps of Engineers Specifications for Polyvinylchloride Waterstops. Tutti i profili qui descritti possono essere realizzati in gomma naturale o neoprene secondo le normative CRD-C 513-74 emesse dal Corps of Engineers Specifications for Rubber Waterstops.

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